Ana Cristina Santos, NMCI2015

Appunti dalla “prima” conferenza sulle non-monogamie e le intimità contemporanee

Scritto da Nicole Braida on . Postato in Notizie

Dal 25 al 27 settembre siamo stat* a Lisbona per la “prima” conferenza europea dedicata alle non-monogamie e alle intimità contemporanee (10 anni dopo il primo tentativo ad Amburgo).

Il programma (che potete consultare qui) era fittissimo e ricco di spunti di riflessione, ma proverò a offrirvene un assaggio. La prima giornata si è aperta con la cerimonia di apertura, durante la quale sono intervenut* rappresentanti del mondo accademico e politico: Luis Baptista, della Facoltà di Scienze Sociali e Umane dell’Università Nova di Lisbona; Paula Marques, in rappresentanza del Municipio di Lisbona; Ana Cristina Santos, del Centro di Studi Sociali dell’Università di Coimbra e Manuel Lisboa, del Centro Interdisciplinare di Scienze Sociali dell’Università Nova di Lisbona. Di rilievo, l’appoggio politico del Municipio alla Conferenza: la rappresentante municipale, infatti, ha evidenziato l’importanza della connessione tra politica e accademia per la promozione dei diritti delle persone che vivono relazioni non-monogame. Anche gli altri interventi hanno sottolineato l’importanza della sinergia tra accademia, attivismo e politica e la necessità di uscire dall’invisibilizzazione delle intimità, soprattutto di quelle non convenzionali.

Il resto del programma era così strutturato: le giornate si aprivano con una sessione principale di due interventi ciascuna (keynote speeches), poi si continuava con altre tre sessioni parallele con la possibilità, per ognuna di esse, di scegliere tra tre differenti proposte.

OLYMPUS DIGITAL CAMERALe keynote speeches (che si possono trovare qui integralmente, in inglese) hanno affrontato alcune delle tematiche più “calde” in ambiente poly: nella prima giornata Meg-John Barker, accademic* attivista e terapista specializzat* in sesso e relazioni, ci ha proposto di superare la dicotomia monogamia/non-monogamia per orientarci verso una visione più sfumata dei modi di relazionarsi (vista anche la proliferazione di etichette e modelli relazionali nell’ultimo decennio) spostando la nostra attenzione dal cosa al come delle nostre relazioni e lavorando sull’apertura (alla vulnerabilità, all’incertezza, alle possibilità delle nostre relazioni, ecc.). Sempre nella stessa mattinata, Ana Cristina Santos, coordinatrice scientifica del progetto di ricerca INTIMATE – Cittadinanza, Cura e Scelta: Le micropolitiche dell’intimità nell’Europa del sud, ci ha offerto spunti di riflessione sul potenziale sovversivo delle persone LGBT poliamorose, le quali, vivendo ai margini del paradigma eteronormativo, possono dare impulsi per ridefinire i concetti di cittadinanza e cura in modo più inclusivo per tutt*.

Nella seconda mattinata, abbiamo ascoltato Brigitte Vassallo, scrittrice, giornalista e attivista femminista e delle relazioni sesso-affettive dissidenti a Barcellona, che ci ha proposto una riflessione sulle oppressioni presenti all’interno del poliamore bianco neoliberista e ci ha mess* in guardia dalla costruzione di un “poliamore romantico”.  Subito dopo, Nathan Rambukkana, professore di studi della comunicazione alla Wilfrid Laurier University (Waterloo, Canada), ha analizzato il dibattito pubblico in Canada riguardo a poliamore e poligamia.

Nel terzo e ultimo giorno, l’intervento di Pepper Mint, attivista e organizzatore di eventi dedicati al poliamore nell’area di S. Francisco, ha messo in evidenza il rischio dell’esclusione di una parte delle esperienze poliamorose nella ricerca (non-bianche, non-etero, non-cisgender, disabili, economicamente svantaggiate, asessuali, ecc.) e ci ha ricordato le motivazioni per cui è importante includerle (anche per la stessa comunità poly). Infine, Maria Pallotta-Chiarolli, scrittrice, ricercatrice, docente (Deakin University, Victoria, Australia) e consulente nel campo della diversità (culturale, di genere, sessuale, familiare), dell’AIDS e della disuguaglianza sociale nella salute e nell’educazione, ci ha offerto un quadro della rappresentazione della bisessualità e del poliamore nella cinematografia contemporanea.

Nelle numerose sessioni parallele sono stati trattati numerosi altri argomenti: lo scambismo; le tattiche di accettabilità sociale del movimento poly; la monogamia obbligatoria e gli effetti sulle non-monogamie; poliamore e queer; poliamore e famiglia; asessualità; diversi studi sulle non-monogamie in diversi Paesi (anche comparati); sex work; approcci intersezionali (classe, razza/etnia, genere, orientamento sessuale, …); poliamore e media; rappresentazioni della masturbazione; ricostruzione storica delle non-monogamie europee; poliamore e femminismo; poliamore e bisessualità; poliamore e dinamiche di potere; e molto altro ancora…

Per il momento è tutto, ma vi promettiamo approfondimenti e aggiornamenti.

 

di Nicole Braida

Immagini in home page e nel articolo di Léunar Miranda Leal

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