Elisabetta Ambrosi su “La zoccola etica”

Scritto da Giorgia Morselli on . Postato in Rassegna, Web

Elisabetta Ambrosi, giornalista che scrive per varie testate nazionali e autrice di Non è un paese per giovani (Marsilio 2009), Inconscio Ladro! (La Lepre 2010) e Mamma a modo mio (Urra-Feltrinelli, 2013), nel suo blog “Sex and the Stress” su Vanity Fair ha dedicato ieri lodi sperticate alla Zoccola («un libro che vi consiglio assolutamente di leggere − bellissimo, divertente, profondo e molto arguto»), intrecciando il tema delle relazioni aperte con quello del tradimento, e del senso di colpa che a questa esperienza è quasi sempre indissolubilmente legato.

Al momento credo questo: che il senso di colpa racconta della nostra provenienza, della nostra biografia e quindi fa parte di noi, una parte importante come può esserla un organo. Forse, quindi, è bene rispettarsi e rispettare la propria storia, amarla per quella che è stata, nel bene e nel male. Al tempo stesso, però, porre una vita davvero libera come un obiettivo comunque bello, auspicabile, quand’anco non si riuscisse a raggiungerlo, ha egualmente un senso profondo. La percezione della magnifica bellezza della libertà di pensiero e azione che nasce dalla non vergogna rispetto ai propri slanci e alle proprie credenze è più evidente quando incontriamo persone che in qualche modo ci sono riuscite e che suscitano in noi solo ammirazione, meraviglia. Tanto che mai ci verrebbe da dire loro che sarebbe meglio sentirsi un po’ in colpa. Piuttosto, che insegnino anche a noi l’arte della libertà, per liberarci e liberare chi sta intorno a noi.

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