Tenerezza radicale è…
Manifesto Vivo di Dani d’Emilia e Daniel B. Chávez
tenerezza radicale è essere critici e amorosi al tempo stesso
tenerezza radicale è capire come utilizzare la forza come fosse una carezza
tenerezza radicale è sapersi accompagnare tra amici e amanti, a distanza e velocità differenti
tenerezza radicale è scrivere contemporaneamente questo testo da due continenti lontani
… nello stesso letto
scrivendo accarezzandoci
tenerezza radicale è saper dire no
è sostenere il peso di un altro corpo come se fosse il tuo
… è condividere il sudore con un estraneo
tenerezza radicale è danzare tra corpi dissidenti durante un workshop
… essere sopraffatti e mantenere il sorriso e la voglia di celebrare
tenerezza radicale è lasciarsi guardare, lasciarsi sollevare
tenerezza radicale è non lasciarsi abbattere davanti alle proprie contraddizioni
tenerezza radicale è non permettere che i demoni esistenziali si traducano in cinismo permanente
è non rimanere sempre le stesse, gli stessi, lx stessx
è incarnare In Lak’ech…
perché tu sei il mio altro io
e viceversa
tenerezza radicale è non avere paura della paura
tenerezza radicale è vivere l’amore effimero
è inventare altre temporalità
tenerezza radicale è abbracciare la fragilità
è affrontare le nevrosi con creatività
tenerezza radicale è incarnare gesti performativi che normalmente rifiuteremmo
tenerezza radicale è prendere la guida quando la tua comunità te lo chiede, pur non sapendo cosa fare, né come farlo!
tenerezza radicale è prestare le proprie interiora agli altri
è indossare la fica di un amante come un paio di baffi
è arrischiarsi ad amare contro pelo
tenerezza radicale è credere nell’architettura degli affetti
è incontrarsi a partire dai muscoli più vicini alle ossa
è credere nell’effetto politico dei movimenti interni
tenerezza radicale è non insistere nell’essere al centro dell’attenzione
è avere una visione periferica; è credere in ciò che non è visibile
tenerezza radicale è fare del tremore un ballo e del sospiro un mantra
è dissentire con massimo rispetto
… transitare in spazi che non capisci
tenerezza radicale è accettare l’ambiguo
è pensare al di là del proprio naso
è rompere gli schemi affettivi, senza aspettative chiare
tenerezza radicale è condividere sogni, pazzia
sintonizzare, non solo empatizzare
è incontrare una galassia negli occhi dell’altrx senza smettere di guardare
è leggere il corpo dell’altrx come fosse un palinsesto
tenerezza radicale è canalizzare energie irresistibili e trasformarle in incarnazioni indomabili
è attivare la memoria sensoriale
è riconoscere l’altrx attraverso il suo odore
tenerezza radicale è sentire la possibilità in ogni dubbio
è lasciarsi attraversare dallo sconosciuto
tenerezza radicale è dare l’opportunità a un narcisista di adattarsi, o di ri/pensarsi
tenerezza radicale è accarezzare le spine
tenerezza radicale è convivere con la mancanza
è far fronte alle cose con l’amore di chi le vuole vedere
è sostenersi da spazi distinti, anche quando questi non sono ‘belli’
tenerezza radicale è un concetto appropriabile e mutante
tenerezza radicale
è un qualcosa
che non ha bisogno
d’essere definito [1]
[1] Tenerezza radicale è un temine utlizzato da più di dieci anni dal colletivo di performance La Pocha Nostra, come parte della propria pedagogia-performance radicale. Questo manifesto vuole onorare tale termine e il suo utilizzo in diversi progetti e comunità nel mondo e allo stesso tempo proporre, in quanto performer, pedagogx ed ex-membrx del collettivo, una nostra interpretazione del termine, risultato di una jam-poetica in cui ci siamo chiestx cosa rappresentasse la tenerezza radicale, nella vita come nel lavoro, all’interno e all’esterno del collettivo. Come può la tenerezza essere radicale nelle nostre alleanze, all’interno delle nostre comunità effimere, nelle relazioni interpersonali?
Questo manifesto è stato presentato accademicamente all’UAB -Universidad Autonoma de Barcelona- come parte del Master di Dani presso il Programa de Estudio Independientes – PEI/MACBA nel giugno 2015, e pubblicato per la prima volta online su Hysteria Magazine nel luglio 2015. Vogliamo ringraziare tutti coloro che con noi hanno fatto parte di questo viaggio, in particolare i membri fondatori de La Pocha Nostra che negli anni ‘90 inventarono questo termine.
Dani d’Emilia e Daniel Chávez sono artistx di performance, attivistx transfemministx, che dal 2011 hanno collaborato in vari progetti transcontinentali di performance e pedagogia, accompagnandosi a differenti distanze e velocità in uno spazio di affetto erotico-politico che attraversa la loro arte-vita. I loro siti: www.dccperformance.com e www.danidemilia.com.
Traduzione all’italiano di Irene Pomatto e Francesca Carol Rolla
Revisione a cura di Vera Di Santo
Foto di Edgar Oliveira, ritrae “Performance still” di Dani d’Emilia e Daniel Chávez -Proyecto Inmiscuir, Portogallo 2015
Tags: pocha nostra, radicale, tenerezza
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