“La zoccola etica” da oggi in libreria
Questo è un giorno che abbiamo atteso con trepidazione, nella nostra redazione sgangherata. Molto di quello che abbiamo fatto negli ultimi tre anni per diffondere una visione delle relazioni alternativa a quella tradizionale è legato al desiderio di vedere finalmente la Slut in edizione italiana.
Agli albori di questa avventura eravamo dei brutti politroccoli in cerca di esseri affini, coi quali condividere pensieri e discorsi su relazioni e affetti forse troppo impopolari per non essere accolti con diffidenza dal prossimo. La storia di come abbia cominciato a costituirsi una rete di persone interessate a sperimentare relazioni poliamorose, o che già le stavano vivendo, l’ha raccontata Léunar in un articolo dai toni epici, ma prima ancora viene un altro pezzo di storia, quello di Jade che alla fine di ogni estate tornava da una San Francisco spumeggiante e sex-positive con la sensazione malinconica di essere irrimediabilmente una freak in patria, e di non potere trovare nessuno in Italia disposto a scommettere sulla possibilità di vivere relazioni non-monogamiche in completa onestà e trasparenza. E invece, a ben cercare (perché Jade non si perde mai d’animo), saltò fuori che di queste persone ce n’erano, anche se a dire il vero erano proprio pochine e magari non a portata di pianerottolo, e non avevano mai sentito la parola “poliamore” pur vivendo di fatto relazioni che ricadevano perfettamente nel significato di quel termine.
Jade aveva letto la Slut nell’edizione inglese, e credo ne avesse ormai comprate e regalate una quantità spropositata di copie quando ne parlò anche a me, che sbarcavo il lunario come redattrice e traduttrice freelance, perché cercava un editore interessato a pubblicarla in Italia. Per dirla tutta, la cronaca di quella conversazione si presta più alla chick-lit che a una mitologia della nuova rivoluzione sessuale: lamenti e confidenze di due disadattate sentimentali, amiche dai tempi del liceo, che proprio non ce la fanno a corrispondere alle aspettative più comuni nelle relazioni, che han l’orticaria per i ruoli di genere e che riguardo all’amore coltivano idee molto personali — un ottimo pedigree per disastri amorosi. We are fishing in the wrong pond, ci siamo dette, stiamo pescando nello stagno sbagliato. Ma dove lo troviamo il nostro stagno? Dobbiamo farcelo da noi, ed ecco come è nato tutto, i polimeriggi, i siti web, l’incontro con tutte le altre persone che oggi costuiscono quella che si può definire una comunità poliamorosa italiana. Poi ci chiedono, perché l’attivismo? Perché sennò restiamo politroccoli tutta la vita, ecco perché.
Oggi esistono molti libri, quasi tutti di autori statunitensi, su poliamore e relazioni aperte, ma la Slut continua ad essere quello preferito dai più per avvicinarsi a questi temi, perché è insieme un manifesto e una guida pratica accessibile a tutti, e nella quale chiunque può trovare spunti di riflessione interessanti su sentimenti e sessualità e consigli utili a single, coppie tradizionali e avventurosi adepti del libero amore. Così questo libro circolava da anni tra i poliamorosi e policuriosi anglofoni del Belpaese; nella Rete si formavano gruppi di lettura e di traduzione spontanei, e la leggenda narra che il tomo sia passato tra le mani di più di un editore prima di trovare finalmente quello giusto al momento giusto. E il momento giusto è stato quello in cui l’interesse per modelli di relazione alternativi si è fatto tangibile, grazie a tutte le persone che lo hanno manifestato col loro coinvolgimento nelle iniziative dedicate a questi temi, dai gruppi di discussione in rete, ai siti web, agli incontri locali, che sono sempre più numerosi e popolati. The Ethical Slut, la cui prima edizione risale al 1997, nel corso dell’ultimo anno è stato tradotto in francese e in spagnolo, ed è imminente l’uscita dell’edizione tedesca. Siamo felici che questa insurrezione di zoccole coinvolga anche la cattolica Italia, nella quale le corna sono un costume tanto diffuso da far risultare quantomeno attuale e degna di nota una proposta temeraria: se la monogamia non è quel che si desidera, perché non provare a dirselo? Se non sappiamo da che parte cominciare, questo è un ottimo punto di partenza: La zoccola etica, di Dossie Easton e Janet Hardy, Odoya Edizioni (362 pp., 18 euro).
di Giorgia Morselli
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